Angelo Andrulli,giovane liutaio ma d’altri tempi. Il suo modo di osservare,studiare e toccare un qualsiasi pezzo di legno è a dir poco indescrivibile. Tutto parte dalla sua bottega. Chiunque si accorgerebbe di quanto,questo minuzioso e straordinario mestiere, sia diventato parte della sua vita; è disposto a donar la sua anima e il suo cuore pur di vedere i suoi strumenti suonati e conservati bene dai propri padroni. Riporto qui,a conoscenza di tutti, la mia esperienza a riguardo. Angelo con il suo prezioso lavoro ha cambiato la vita a due creature: il mio violino e poi me. Entrambe creature perché vivono in sintonia,studiano assieme,gioiscono,piangono,raggiungono i propri traguardi nello stesso momento e vivono le stesse emozioni nello stesso istante. Ebbene si, Angelo ha riportato alla luce un semplice e modesto violino che dava segno di cedimento serio. Solo vivendo in prima persona il suo restauro ho capito quanto per me,un semplicissimo pezzo di legno fosse importante e guardandolo capivo che aveva bisogno di me. E’ stato e continua ad essere in ottime mani. Da allora, son cambiata anche io; mi son presa cura di questa creatura con tanta gioia e amore,forte del fatto che fosse realmente un essere vivente. Queste poche parole per descrivere Angelo: l’unico medico,a mio avviso,che ha salvato e salverà la vera anima di tutti gli strumenti ad arco.