“Ho conosciuto Angelo in una fredda, nevosa e…movimentata giornata invernale. L’aereo atterra puntuale all’aeroporto di Bari e la destinazione è Potenza per un concerto con il mio ensemble. Ma era prevista una tappa intermedia proprio ad Altamura. Sapevo di un bravo, giovane e appassionato liutaio ed io ci tenevo a fargli vedere il mio prezioso “Don Fefè”: un violoncello Ferdinando Galliano del 1782.
Ebbene l’incontro è stato tra due (in senso buono) matti da legare! Io con un concerto a poche ore e lui pronto a lavorare su uno strumento mai visto prima!
Ho capito subito, però, che a Don Fefè sarebbe piaciuta l’esperienza: gli occhi di Angelo hanno una luce che li fa brillare per la passione e per la gioia di lavorare con gli strumenti. Due ore di vorticoso lavoro per conoscersi e poi via a fare il concerto. Ma suonando, il mio Don Fefè mi ha continuato a dire quanto si fosse trovato bene e così dopo qualche mese ho organizzato un altro viaggio specificamente per raggiungere Angelo.
In questa occasione ho potuto apprezzare ancora meglio, tutta l’energia, la dedizione e la passione di un’artista liutaio che vive per il proprio lavoro: legno, musica, suoni ed energia. Mix esplosivo di grande talento, professionalità e di simpatia.
Don Fefè ed io non possiamo che ringraziarlo.”